martedì 21 aprile 2009

DIGITALE Vs ANALOGICO

ANALOGICO: ogni singola informazione viene rappresentata da simboli distinti e continui,ovvero variabili con continuità. I segnali analogici sono paragonabili ad un’onda e trasmettono un ampio spettro di informazioni. Gli svantaggi dei segnali analogici sono dovuti al fatto che le onde sono molto sensibili alle interferenze.

DIGITALE: ogni informazione viene rappresentata sfruttando solamente simboli o segnali ben definiti o discontinui,ovvero che non mutano con continuità. Il termine digitale deriva dall'inglese digit (cifra) che a sua volta deriva dal latino digitus, che significa dito.
Il digitale presenta due vantaggi rispetto all’analogico: meno interferenze e maggiore risoluzione.


Con la nascita del digitale terrestre, anche nel campo della tv via etere si ripropone la dicotomia tra analogico e digitale, già sperimentata ad esempio nel mercato musicale (passaggio dal vinile ai cd) e in quello della telefonia mobile (passaggio dal sistema Etacs al Gsm).
Nel sistema analogico, un segnale viene riprodotto per analogia. Ad esempio, nei vecchi dischi di vinile la profondità dei solchi seguiva le modulazioni del suono. Allo stesso modo, nella comune tv analogica i segnali luminosi e sonori producono segnali elettrici di frequenza e ampiezza variabile che vengono trasmessi nell'etere. L'apparecchio ricevente riesce a trasformare, per semplice analogia, i segnali elettrici di nuovo in segnali audio e video.

Nel sistema digitale, al contrario, qualunque messaggio è tradotto in sequenze binarie di 1 e 0. Non c'è alcuna analogia diretta tra il segnale e la conseguente traduzione binaria. L'apparecchio ricevente, dunque, deve essere istruito sul significato di ogni sequenza e su come questa si ricompone per formare un messaggio comprensibile. Il decoder ha proprio questo compito: decodificare il segnale digitale e trasformarlo in un segnale analogico comprensibile per la tv.
Il segnale digitale ha una pulizia sconosciuta a quello analogico.
L'altra faccia della medaglia è che basta un piccolo disturbo per bloccarlo: un graffio su un cd lo rende illeggibile, mentre un vinile avrebbe solo gracchiato.
Le comunicazioni via Gsm conoscono buchi di silenzio totale, laddove l'Etacs tollerava un fruscio o un disturbo. Allo stesso modo, la tv digitale terrestre non conosce effetto neve o righine: si vede perfettamente, oppure non si vede. La tv digitale è già entrata nelle case degli italiani da alcuni anni grazie al satellite. Molti dei suoi vantaggi sono noti: moltiplicazione dei canali, maggiori informazioni sui programmi, doppio audio, sottotitoli, possibilità di dialogo con l'emittente (l'acquisto di eventi in pay-per-view ne è un esempio), funzioni di e-mail e videogame. Il digitale terrestre è tutto questo, senza bisogno della parabola.

Digitale è riferito dunque alla matematica del discreto che lavora con un insieme finito di elementi, mentre ciò che è analogico viene modellizzato con la matematica del continuo che tratta un'infinità (numerabile o non numerabile) di elementi.

E' possibile convertire un segnale analogico in uno equivalente digitale, costituito da una serie di numeri, questo processo è chiamato digitalizzazione. A seconda degli scopi a cui è destinata la conversione, questa può essere effettuata in modo grossolano e approssimativo, oppure in modo molto accurato e preciso, in ogni caso il segnale digitalizzato perde sempre qualcosa rispetto all'originale analogico, non sarà mai identico.
Un tipico esempio è la conversione di un'onda sinusoidale (più o meno regolare), se il circuito di conversione usa un numero di bit insufficienti, risulta visibile geometricamente, una notevole differenza fra il segnale analogico e il segnale digitalizzato, costituito da un insieme di spezzate (tratti costanti ai valori dell'insieme discreto, tipicamente 0 e 1) del segnale digitale.

L'uso attuale più comune del digitale è nel campo audio, in cui viene approssimato sufficientemente bene un segnale analogico, in alcune applicazioni la qualità del segnale digitale riprodotto, risulta indistinguibile dall'originale analogico. Tale conversione è frequente quanto la discretizzazione di variabili continue in matematica o statistica (aspetto più generale di un problema soprattutto pratico).
Per esempio, un orologio con le lancette è analogico, perché la posizione di ognuna delle sue 3 lancette (ore, minuti e secondi) può indicare uno qualsiasi degli infiniti punti che formano la circonferenza del quadrante dell'orologio stesso, punti che quindi non sono numerabili. Al contrario in un orologio digitale le cifre che compongono l'ora, i minuti e i secondi indicano solo e soltanto gli 86.400 possibili momenti in cui può essere suddiviso, in secondi, un giorno (24 ore x 60 minuti x 60 secondi).
Un oggetto viene digitalizzato, cioè reso digitale, se il suo stato originario (analogico) viene "tradotto" e rappresentato mediante un insieme numerabile di elementi. Per esempio una foto, normalmente formata da un infinito numero di punti ognuno dei quali formato di un'infinita gamma di colori, viene digitalizzata, e quindi tradotta in foto digitale, allorché la sua superficie la si rappresenti divisa in un numero discreto di "punti" (in genere piccoli quadrati o rettangoli detti pixel) ognuno dei quali formato di un colore tra i 16.777.216 possibili (se codificati in RGB e cioè in una combinazione di 256 sfumature di rosso, 256 di verde e 256 di blu), ovvero 256 bit per colore.

Molte tecnologie ricorrono al digitale per ottenere la riproduzione di un'onda (sonora o luminosa) che è analogica; il modem converte appunto un segnale analogico inviabile attraverso i doppini telefonici in un segnale richiesto dal pc o altro dispositivo elettronico che funziona tramite bit (0/1) e richiede un segnale digitale. I moderni televisori LCD funzionano principalmente con segnali digitali, mentre i televisori della precedente generazione CRT avevano un funzionamento basato primariamente su segnali analogici.

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